Descrizione geografica

Il Comune di Clivio si trova nella parte nord-ovest della Lombardia, in provincia di Varese, a circa 15 km dal capoluogo. Si trova a 45° 52’ di longitudine Nord e 8° 52’ di latitudine Est. Confina: - a Nord con il Comune di Saltrio e Viggiù, - a Est con i Comuni di Arzo e Ligornetto (Svizzera), - a sud con il Comune di Stabio (Svizzera). - a ovest con i Comuni di Cantello e Viggiù.

Data di pubblicazione:
01 Aprile 2019
Descrizione geografica

L’etimologia del nome Clivio spiega molto bene la posizione e le caratteristiche del paese, infatti il paese sorge su un colle da cui si domina la splendida vallata del Mendrisiotto ed alcune zone del Comasco. Da una delle migliori vedute del paese si può scorgere la cittadina svizzera di Chiasso, la funicolare di Brunate e il famoso “panettone” di Montorfano, ultimo colle prima della pianura brianzola. Anche la vista ad Ovest riserva uno splendido panorama, offrendo la possibilità di ammirare il Monte Generoso ( 1704 m.s.l.m), sempre in territorio elvetico.

Entrando in paese da Nord è importante osservare come il vecchio centro storico sia proprio situato su un “clivio”, cioè un colle, con alla base il torrente Lanza, che nel suo percorso in paese prende il nome di torrente Clivio. Lungo questo torrente sono ancora visibili due mulini: il mulino di sopra, conosciuto fin dal 1550, dove fino al 1940 si trovava una filanda, ed il mulino di sotto del quale rimangono purtroppo poche tracce di storia. Sul territorio è però presente una piccola e suggestiva frazione (in fase di sistemazione da parte di privati), che rende molto l’idea della storia passata e della vita di un tempo. Di particolare interesse sono le tre chiese presenti in paese e diverse antiche costruzioni tra cui l'edificio denominato Casa Reale, riconosciuto come dimora di soggiorno, dopo la metà del 1500, del frate-filosofo Giordano Bruno. Nel palazzo di via Albuzzi, oggi in parte ristrutturato, si può visitare un luogo del passato, con colonnati e portici, che oggi è la sede della biblioteca comunale e del Centro ricreativo per anziani, mentre il cortile antistante il caseggiato viene utilizzato per feste e incontri proposti alla popolazione. Il palazzo di Casa Reale è una struttura interessante che domina sul centro del paese.

Di notevole interesse ci sono anche le tre chiese, quella parrocchiale dedicata ai Santi Patroni Pietro e Paolo, con l’adiacente ossario realizzato a fine 1500, la chiesa di San Materno, anch’essa dello stesso periodo, e la piccola chiesetta di Santa Maria della Rosa, abbarbicata in cima al paese e incastonata in uno splendido contesto naturalistico, caratterizzato da poche, ma rinomate vigne, che creano ogni anno un ottimo vino rosso grazie alla passione di enologi della vicina svizzera. Di quest’ultima costruzione si trovano notizie addirittura dal tempo dei Romani che adibirono il luogo a lazzaretto. Sotto l’aspetto naturalistico Clivio si pone in un posizione importante, in quanto è il primo paese del massiccio del Monte San Giorgio, dal 2003 patrimonio dell’umanità UNESCO. (www.montesangiorgio.ch).

La speranza è che anche il nostro territorio venga riconosciuto come bene mondiale e che Clivio con pieno diritto diventi un patrimonio dell’umanità. Il Monte San Giorgio, il Monte Pravello e il Monte Orsa sono riconosciuti come luoghi fra i più importanti al mondo per il ritrovamenti di fossili: basta una semplice visita alle rocce che costeggiano il torrente Clivio nei pressi del campo sportivo per capire che questa zona è una fonte di inestimabile valore storico. Qui, infatti, si ritrovano fossili e stratificazioni rocciose tipiche del periodo triassico, mentre nelle cave del vicino territorio di Saltrio è stato scoperto il “Saltriosauro”, un dinosauro con bacino da rettile, attualmente unico esemplare scoperto in Lombardia, talmente raro che la scienza non gli ha dato ancora alcun nome scientifico.

Altro luogo di grande interesse si trova a Sud di Clivio, al confine con il comune di Stabio (Svizzera). In un parco privato infatti si trovano tre piccoli laghetti, meta di sosta per gli aironi in migrazione. Il colle a fianco, anch’esso confinante con la Svizzera, è un invito alla passeggiata. Si può infatti camminare per ore fino ad attraversare la ramina che separa il territorio cliviese dalla Svizzera, sbucando sui vigneti del rinomatissimo ristorante Montalbano, oppure, sempre sconfinando, si può affrontare il percorso vita naturalistico. L’unico consiglio é quello di munirsi di documenti di identità perché il confine è pattugliato dalla guardia di finanza italiana e dalle guardie di confine svizzere.

Ultimo aggiornamento

Lunedi 26 Febbraio 2024